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Ente Capofila: Luccasenzabarriere onlus, Sede Legale Via Per Corte Nieri 511/b San cassiano A Vico 55100 Lucca

Associazione Luccasenzabarriere propone e sostiene il presente progetto,

attraverso il quale intende promuovere maggiore sensibilizzazione sul tema della accessibilità per tutte le persone con disabilità e stimolare una opportunità per realizzare concretamente questo diritto.

L’ottica è quella di promuovere la piena e positiva collaborazione tra ente

pubblico, cittadini con e senza disabilità, esercizi commerciali, associazioni e aziende che si occupano di adattamenti ambientali. Per questo motivo, il presente progetto vede il coinvolgimento delle associazioni di categoria, oltre che delle persone con disabilità.

Associazioni Locali Aderenti: ANFFAS Lucca.

Tutte le associazioni che vorranno aderire e sostenere il seguente progetto successivamente alla sua approvazione da parte del Comune saranno

ammesse a collaborare alle attività di sensibilizzazione.

Associazione Luccasenzabarriere un impegno a 360 gradi sulla disabilità

L’associazione Luccasenzabarriere Onlus è un’associazione senza scopo di

lucro nasce a Lucca nel 2017 da un’idea dettata dall’esigenza di rispondere alle

molteplici necessità che oggi un disabile può avere muovendosi sul territorio;

quello di occuparsi del tema della disabilità soprattutto per quello che riguarda il

nostro territorio provinciale.

I nostri obiettivi

Ci vogliamo impegnare per sensibilizzare la comunità nei confronti della

Disabilità.

Il nostro impegno è quello di fare in modo che tutti gli esercizi pubblici, le

strutture pubbliche e le infrastrutture possano adeguarsi alle normative vigenti

(legge 13/89) e che siano, in questo modo, garantite sia l’accessibilità che la

mobilità per tutti i cittadini del territorio ed anche dei visitatori.

Vogliamo rendere il nostro territorio uno spazio accessibile e privo di barriere

architettoniche che non limitino la libertà e l’autonomia del disabile.

Come abbiamo intenzione di farlo?

Attraverso la presentazione di progetti, vigilando sulla loro realizzazione e

funzionando come un organo che raccoglie segnalazioni da parte della

cittadinanza, faremo in modo che sia le vecchie strutture che quelle di nuova

realizzazione si attengano alle normative o si adeguino.

Ci proponiamo come garanti dell’attenzione verso la tematica della disabilità

attraverso una sensibilizzazione costante e continuativa nella scuola di tutti gradi.

Creeremo una rete sul territorio in sintonia con gli ordini professionali coinvolti (avvocati, architetti, psicologi…) perché conoscano meglio e capiscano cosa significa convivere con la disabilità per trovare soluzioni strategiche e definitivamente efficente.

Il PROGETTO “LUCCA ACCESSIBILE”

Contesto in cui si inserisce il progetto

La persona con disabilità posta in un contesto non inclusivo e accessibile è a rischio di isolamento sociale e vede ridursi le opportunità di partecipazione che hanno gli altri cittadini:

innescando meccanismi di impoverimento e riduzione delle possibilità di espressione di sé, di lavoro e di autodeterminazione. La condizione di handicap (inteso come svantaggio sociale dovuto alla presenza di una menomazione e/o una disabilità) si genera nel momento in cui la persona si trova a vivere in un contesto che presenta barriere fisiche, psicologiche e sociali. Lavorare sui diversi tipi di barriere che la persona può incontrare nel suo contesto di vita, nell’ottica di empowerment e autodeterminazione promossa dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, significa migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità e promuovere la progressiva realizzazione della piena uguaglianza e dignità tra tutte le persone.

Nel 2001 l‘ICIDH (International Classification of Impairments,

Disabilities and Handicaps) è stato sostituito dall‘International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF), segnando un significativo cambiamento di approccio alla disabilità.

Si introduce infatti il concetto di “funzionamento” della persona e non più di “deficit”. È fondamentale valutare come una persona “funzioni” nella vita quotidiana, come riesca a soddisfare le proprie esigenze fondamentali, a perseguire i propri obiettivi, a godere di una qualità di vita che – indipendentemente dalle considerazioni oggettive e dalle condizioni strettamente organiche – la persona stessa soggettivamente reputa adeguata e soddisfacente.

L’introduzione dell’ICF segna la sostituzione del termine Handicap con una nuova accezione del termine Disabilità, che va a comprendere tutto sia la restrizione di attività che la limitazione di partecipazione. E che individua nell’ambiente, che non include tutte le possibili modalità di funzionamento dell’essere umano, la principale causa della disabilità. Questo apre alla possibilità di ridimensionare la condizione di disabilità e migliorare la qualità di vita delle persone attraverso l’abbattimento delle barriere ambientali: fisiche, sociali e psicologiche.

Luccasenzabarriere: definisce la “qualità di vita” come la “situazione di una

persona, così come viene giudicata dalla persona stessa, nei tre ambiti di vita

fisico, psicologico e sociale.”

E’ un concetto che richiama la centralità della persona disabile nelle attività quotidiane, nelle decisioni, nelle conoscenze.

La Qualità della vita passa soprattutto attraverso il mantenimento dell’autonomia (intesa come capacità di espressione di sé, oltre che di autosufficienza), sia in termini psicologici che pratici e anche attraverso la qualità di vita dei familiari. Oltre che dalla qualità della rete di relazioni interpersonali.

Altro elemento fondamentale per una buona qualità di vita è poter vivere anche la propria città, avere pari opportunità di accesso ai luoghi sociali, compresi gli esercizi commerciali, con la massima autonomia possibile.

In questo senso le città storiche italiane presentano talvolta barriere fisiche complicate da superare a causa di vincoli e limiti architettonici, che non sempre permettono di modificare adeguatamente l’accesso agli edifici o agli esercizi. Per esempio solo una parte degli esercizi risulta accessibile alle persone con disabilità, causando ostacoli fisici e psicologici che contribuiscono ad impoverire le opportunità di vita sociale e di partecipazione delle persone. Questo sia per limiti fisici oggettivi, che per meccanismi di rinuncia che dopo tante continue difficoltà incontrate si innescano nel comportamento della persona disabile e di chi la circonda.

In generale, come nello spirito della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, siamo convinti che il diritto all’accessibilità debba essere esteso a tutti coloro i quali hanno delle esigenze specifiche, come le persone non vedenti, audiolesi, persone con disabilità psicologica o intellettiva, persone obese, anziani, ma anche donne in gravidanza e genitori che con passeggino e carrozzina non possono usufruire liberamente degli spazi pubblici. Inoltre, molte persone possono anche solo temporaneamente ricadere nella condizione di disabilità a causa di incidenti o periodi di cura. Quindi educare a porre maggiore attenzione a “spazi senza barriere” non significa solo andare incontro alle esigenze delle persone con disabilità, ma vuol dire anche pensare a creare una società migliore per tutti noi.

 Il progetto vuole affrontare questi temi a partire da piccole azioni concrete e semplici che possano contribuire a sensibilizzare, a fare cultura e a realizzare nella nostra città il diritto alla accessibilità (Art. 9) e alla vita indipendente (Art. 19) sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.

 L’idea progettuale è partita banalmente dalla considerazione che spesso ci capiti di registrare come una persona in carrozzina o con difficoltà a deambulare possa essere costretta ad attendere fuori da un negozio l’accompagnatore che provvede a fare gli acquisti o le commissioni al suo posto, perché impossibilitata da uno o pochi gradini ad andare “oltre la soglia” e fare liberamente i propri acquisti senza mediazioni. Nello stesso tempo per gestisce un esercizio rendere accessibile un edificio storico, anche quando questo sia tecnicamente possibile, può comportare costi elevanti che scoraggiano l’iniziativa del cittadino esercente.

Abbattere le barriere restituisce alla persona la dignità e la possibilità di esercitare i propri ruoli sociali, a partire da quello di cittadino e finanche di utente, consumatore o turista. Per renderlo possibile però riteniamo sia necessario stimolare una collaborazione a più mani tra tutti gli attori coinvolti: associazioni delle persone con disabilità, negozianti, associazioni di categoria, aziende, enti locali, i cittadini tutti a prescindere dalla disabilità.

 L’approccio all’Universal Design (Progettare accessibile per tutti) ha ormai reso disponibili soluzioni che permettono di ovviare con costi ridotti e tempi rapidi, almeno nella maggior parte dei casi, anche ai vincoli architettonici di edifici storici non modificabili. Ne esistono molti tipi, portatili e fisse, più o meno economiche e con capacità di carico differenziate. Portare all’attenzione della cittadinanza queste opportunità significa fare cultura e dare soluzioni concrete per contribuire a realizzare una città più vivibile per tutti. Approccio che la città di Lucca non è nuova a proporre, dato l’impegno che negli ultimi anni l’ha vista protagonista dello svolgimento di progetti importanti anche di livello europeo sul tema dell’accessibilità.

Obiettivi generali del Progetto

Il progetto ha come obiettivo quello di:

Sensibilizzare e informare i cittadini, e in particolare gli esercenti, sulle possibilità che esistono in tema di Universal Design (progettazione della accessibilità per tutti) con soluzioni anche mobili,al fine di stimolare azioni di rimozione delle barriere fisiche, finanche dove non siano possibili modifiche strutturali ad edifici storici o con vincoli architettonici;promuovere azioni da parte del Comune perché faciliti e valorizzi l’impegno degli esercizi commerciali della città di Lucca che siano disponibili a individuare soluzioni per l’accessibilità delle persone con disabilità e rendere Lucca una città sempre più per tutti i cittadini. In linea e continuità con le politiche sull’abbattimento delle barriere cittadine intraprese negli anni precedenti (Consorzio Europeo Fondazioni e Lega delle Città Storiche Accessibili).

Obiettivi specifici

Aumentare il numero di esercenti sensibilizzati e la loro conoscenza delle di verse tipologie di soluzioni per favorire l’accessibilità delle persone con disabilità nei luoghi pubblici e storici di Lucca; Aumentare il numero di esercizi commerciali e aziende accessibili alle persone con disabilità nel Comune di Lucca e in particolare nel centro storico attraverso l’adesione al progetto.

Rendere riconoscibili alle persone con disabilità gli esercizi accessibili che aderiscono all’iniziativa attraverso l’apposizione in vetrina del logo “LUCCA ACCESSIBILE” identificativo del progetto e del servizio offerto dall’esercente.

Creare un elenco di esercizi aderenti al progetto “LUCCA ACCESSIBILE” sul Sito del comune (servizi turistici per il comune di Lucca).

 Descrizione del progetto

Il progetto prevede la partecipazione attiva di più attori:

Luccasenzabarriere, Comune di ….., Confesercenti, e gli esercenti interessati ad aderire. Il progetto ha la durata di un anno dalla sua approvazione e verrà riproposto a seguire valutazione dei risultati raggiunti.

Luccasenzabarriere come capofila del progetto collabora con Confesercenti in azioni di informazione e sensibilizzazione dei negozianti sul tema delle barriere architettoniche e inoltre si impegnerà nel fare una mappatura di tutto il territorio, inserendola nel sito del comune e nella propria pagina e attraverso conferenze stampa,incontri informativi mirati e eventuale materiale illustrativo specifico, al fine di promuovere l’adesione degli esercizi.

Solo al fine di una più dettagliata informazione tecnica sulle dotazioni esistenti promuove la collaborazione di aziende specializzate nel settore degli adattamenti, senza nessun impegno economico o commerciale nei confronti delle stesse: né da parte di LUCCASENZABARRIERE, né da parte dei negozianti che volessero aderire al progetto.

Il comune si rende disponibile a promuovere sul proprio sito gli esercizi che aderiscono al progetto con apposito spazio.

L’associazione Luccasenzabarriere provvederà periodicamente a chiedere al comune l’elenco dei nuovi aderenti e a effettuare una conferenza stampa di aggiornamento alla cittadinanza.

Ad ogni negoziante che in virtù delle informazioni ricevute dalle azioni del progetto si attiverà per individuare soluzioni per rendere accessibile a tutti il suo esercizio, sarà rilasciato dal Comune di …. una vetrofania identificativa e sarà inserito dal Comune di …..nel sito internet.

Destinatari

Il progetto intende rivolgersi a tutti gli esercizi commerciali e alle aziende presenti nel Comune di Lucca ad oggi non accessibili alle persone con disabilità o agli esercizi già accessibili che vogliano aderire al progetto.

E si rivolge a tutte le persone con disabilità che frequentano il centro storico e gli esercizi del Comune di Lucca, che potranno usufruire dei nuovi locali accessibili come tutti i cittadini.

Risultati attesi:

Ci aspettiamo che attraverso gli incontri e le azioni di sensibilizzazione tutti i commercianti e gli esercenti aderenti a Confesercenti siano informati delle opportunità fisse e mobili per risolvere i problemi di accessibilità dei propri esercizi; ci aspettiamo che in virtù del progetto sia creata una lista di almeno 20 nuovi  esercizi accessibili sul sito  entro il primo anno di progetto.

Ci aspettiamo inoltre che a seguito delle azioni di sensibilizzazione, il Comune di ….. attivi interventi espliciti per favorire e valorizzare l’impegno dei negozianti nella risoluzione concreta dei problemi di accessibilità al proprio esercizio. Per esempio che il Comune di …. possa formalizzare e attivare procedure di riconoscimento per l’adesione al progetto da parte dei negozianti, verificando l’adozione di soluzioni di accessibilità e riconoscendo l’iniziativa con la consegna dell’adesivo identificativo del progetto da apporre in vetrina, oltre che facilitazioni (soprattutto in caso di soluzioni mobili) rispetto ai costi di suolo pubblico.

Ogni esercente, una volta informato, potrà rivolgersi a qualsiasi azienda

fornitrice di adattamenti per dotarsi delle soluzioni che più ritiene adeguate al proprio esercizio e al budget disponibile. Purché efficaci, sicure e durature.

L’unico requisito che ci sentiamo di suggerire in caso di adattamenti mobili è la presenza di opportuna omologazione (certificazione CE) delle pedane o degli adattamenti adottati, per garantire la sicurezza e la durata nel tempo.

E per gli adattamenti fissi, di verificare l’effettiva corretta fruibilità da parte delle persone con disabilità prima di renderle definitive.

E’ opportuno che possano aderire al progetto, quindi ricevere il logo dell’iniziativa per la vetrina, tutti coloro che scelgano di intraprendere opere sia mobili sia in muratura, dato che l’obiettivo del progetto è facilitare l’adozione di soluzioni per l’accessibilità e premiare l’iniziativa positiva in tal senso.

E’ ovviamente prerogativa del Comune verificare che l’accessibilità dell’esercizio rispetti i requisiti di sicurezza richiesti (e che in caso di pedana mobile questa sia omologata) e rilasciare gratuitamente l’adesivo “LUCCA ACCESSIBILE” per la vetrina. Oltre a qualsiasi altra agevolazione che vorrà prevedere. Il Comune poi provvederà a comunicare ai gestori del sito i riferimenti dell’esercizio da pubblicare nell’elenco degli aderenti appositamente creato sul sito.

Comunicazione dei risultati raggiunti

Ai risultati del progetto “LUCCA ACCESSIBILE” verrà dato spazio e risalto attraverso i canali di comunicazione della Sezione. In particolare: sito della Associazione:  luccasenzabarriere.wordpress.com                            

la pagina Facebook: https://www.facebook.com/luccasenzabarriere/

 

RAMPA

                           

 

 

 

 

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